Per una fenomenologia del terremoto. Interpretazione dell’evento sismico come fenomeno saturo

Per una fenomenologia del terremoto. Interpretazione dell’evento sismico come fenomeno saturo
LUPPINO LUIGIANDREA
LUPPINO LUIGIANDREA
Codice Prodotto: 988898257997
Disponibilità: In Magazzino
Prezzo: 18,00€ 15,00€

Il saggio contiene già nel suo titolo, "Per una fenomenologia del terremoto. Interpretazione
dell’evento sismico come fenomeno saturo"
, non solo il tema su cui si svilupperà e articolerà la
discussione storico-filosofica, ma anche l’obiettivo programmatico che esso si prefigge. Il testo si
propone, cioè, di affrontare l'argomento in modo diverso e originale, cercando di descrivere l'evento
sismico nel suo accadere come fenomeno saturo. Ciò sarà possibile attraverso l’individuazione
di alcune sue peculiarità intrinseche o categorie specifiche del tutto assimilabili alla nozione
fenomenologica di cui sopra, coniata e lungamente argomentata dal filosofo francese Jean-Luc
Marion.
Il testo si divide, sostanzialmente, in tre capitoli principali: il primo che riguarda la storia delle idee
filosofiche e religiose sul terremoto, dall’età antica al Medioevo; il secondo che ripercorre la nascita
delle moderne scienze geologiche e si inserisce nel dibattito sul terremoto di Lisbona fra Kant,
Voltaire e Rousseau, con spunti e idee che meritano, forse, di essere riprese anche nella
contemporaneità; il terzo si focalizza sul confronto diretto con la filosofia di Marion, in cui si
tenterà di istituire il parallelo fra il fenomeno saturo (cioè che satura le categorie kantiane di qualità,
quantità, relazione e modalità) e l’evento terremoto.
L'ultima parte dello scritto, dall'evento in generale, stringe il focus sul caso “Italia nazione europea
che, dalla fine del Medioevo ad oggi, detiene il triste record di morte e distruzione a causa del
terremoto, con una media di circa 30-50 mila morti per secolo (nel Novecento i morti furono assai
di più, stimabili in circa 90-150 mila). Solo il devastante terremoto di Messina del 28 dicembre
1908 ha avuto un notevole impatto sulla demografia locale e sulla emigrazione di massa dalle zone
più colpite. Ad esso si aggiungono tanti altri eventi sismici distruttivi, come quello del 1915 in
Abruzzo e i terremoti più tardivi del '76 in Friuli e dell'Irpinia.
Proprio agli sfollati di quest ultimo sisma (stimabili in 300 mila unità circa), fra cui vi furono anche
mia madre e la sua famiglia, ho voluto dedicare le pagine del saggio.

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